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Riccardo

Riccardo

Ha preso parte al progetto Io Sogno Per Me

Progetto realizzato con il contributo dell’Associazione UniVerona e Fondazione Vodafone Italia.
Individuato come una delle migliori cinque esperienze di educazione all’autonomia in Italia è parte del progetto “AA autonomia cercasi” ideato dal CoorDown (Coordinamento nazionale delle associazioni con sindrome di Down) e sostenuto dal Ministero delle Politiche Sociali.

Avviato nel 2008, il progetto Io sogno per Me consiste in percorsi di educazione all’autonomia e coinvolge tutti i giovani in carico a Più di un Sogno. Viene realizzato presso due appartamenti siti a San Giovanni Lupatoto e in un residence a Torino.
Strutturato in stage residenziali, individuali o in piccoli gruppi, il progetto ha permesso il raggiungimento di obiettivi formativi che hanno portato, nel 2016, tre giovani con sindrome di Down ad avviare la prima esperienza di residenzialità autonoma presso un terzo appartamento sito a San Giovanni Lupatoto.

Nel 2017 è avvenuto l’allestimento di un quarto appartamento, denominato “appartamento palestra” dove nel corso di sei mesi proveranno la prima esperienza di vita autonoma tre giovani che successivamente individueranno altri appartamenti, denominati “appartamenti satellite”, dove risiedere in modo de nitivo.

Si tratta di appartamenti dotati di sistemi di sicurezza e di domotica all’avanguardia in grado di garantire la migliore accessibilità e gestione della casa; in parallelo sono garantiti il supporto degli educatori e di una governante ove necessario.

E’ importante segnalare che questo progetto è inevitabilmente collegato e opera in sinergia con i percorsi di formazione e inserimento lavorativo. Raggiungere la vita indipendente significa anche essere lavoratori e potersi sostenere anche dal punto di vista economico oltre a raggiungere una piena inclusione nel contesto sociale e lavorativo della comunità in cui si vive.

Riccardo è uno dei ragazzi che sta vivendo l’esperienza di vita in autonomia con soddisfazione personale e della famiglia, quest’ultima entusiasta dei risultati che ulragazzo ha saputo conquistarsi grazie all’attenta supervisione delle educatrici.

Il significato del progetto

L’autonomia abitativa supportata da una corretta preparazione al distacco della e dalla famiglia e l’accompagnamento nell’individuazione del proprio ruolo nel contesto sociale, oltre a favorire la tutela della salute psichica e della qualità della vita, riduce la necessità di improvvisare risposte di emergenza da attuarsi nel momento in cui la famiglia di origine non sia più in grado di fornire la necessaria assistenza.

Non si tratta quindi di legare le azioni educative solo alla casa, ma le dobbiamo considerare in un contesto più ampio, condiviso da un “sistema” perché possa essere efficace, cioè che tenga conto del singolo inserito in un contesto sociale e comunitario.

L’obiettivo è quello di conciliare Progetti di Vita Indipendente con la quotidianità, al fine di arrivare ad un aumento e diffusione del benessere, ad una tutela dei processi evolutivi propri di ogni persona, alle progettualità volte a potenziare lo sviluppo di ogni individuo.