All’interno della Sala Morone al Convento di San Bernardino, giovedì 18 settembre Fondazione Più di un Sogno ha siglato il Patto di Comunità Educante un progetto per attivare sinergie territoriali promotrici di un’azione educativa integrata e generativa. Attraverso il Patto di Comunità Educante gli enti sottoscriventi si propongono di alimentare un senso profondo di comunità basato sui principi dell’appartenenza e della corresponsabilità grazie ai quali è possibile sviluppare visioni innovative e progettualità efficaci e sostenibili nel tempo.
Cos’è la Comunità Educante?
Il Patto di Comunità Educante è un documento tecnico e simbolico, frutto di un percorso guidato da Più di un Sogno per valorizzare le esperienze e le competenze dei singoli enti all’interno del territorio al fine di dare forma a una comunità capace di accogliere l’Altro nelle diversità che esso porta.
Il percorso partecipato e dialogato è stato intrapreso da Millepiedi Family Hub, Il lato positivo Aps, Progetto Zevio Inclusive, Aguzzi S.r.l., Comune di Zevio, Informagiovani di Casa Novarini, la Parrocchia di Ronco all’Adige e Vale un Sogno cooperativa sociale perchè “abbiamo compreso che fare rete sul territorio, permette di unire gli intenti, di costruire ponti di dialogo sull’accoglienza della fragilità, coltivando così ambienti favorevoli e sensibilizzando la società civile verso una visione della disabilità come valore per la comunità” racconta Marta Zansavio progettista del percorso.
La rete R.I.C.A.M.I
La Comunità Educante, denominata R.I.C.A.M.I (Relazioni, Inclusione, Collaborazione, Ascolto, Metamorfosi, Impegno) si propone di sviluppare cinque obiettivi:
- rafforzare le competenze degli operatori e delle famiglie di persone con disabilità attraverso la formazione continua;
- costruire percorsi di orientamento per accompagnare bambini, ragazzi e famiglie valorizzando le potenzialità individuali;
- mappare e organizzare i bisogni della cittadinanza e l’offerta organizzata ed efficace dei servizi territoriali;
- mettere in relazioni enti del territorio per favorire buone pratiche di inclusione;
- sviluppare progetti realmente inclusivi attraverso i quali la persona con disabilità si senta accolta e libera di essere sé stessa.
Il progetto è stato finanziato dal Fondo di Beneficienza di Intesa San Paolo.
Vuoi saperne di più? Leggi i 10 punti del Manifesto della Comunità Educante.