Chiamaci (+39) 045 606 6079 o scrivi info@piudiunsogno.org

Approvato il Bilancio Sociale 2024 di Fondazione Più di un Sogno.

Approvato il Bilancio Sociale 2024 di Fondazione Più di un Sogno.

Cura e relazione, il Bilancio Sociale 2024 di Fondazione Più di un Sogno testimonia l’impegno dell’organizzazione a perseguire la propria missione per costruire Progetti di Vita all’interno di comunità inclusive di valore.  

Il 14 aprile 2025 il Consiglio di Indirizzo ha approvato il Bilancio Sociale della Fondazione che continua ad esprimere la dedizione a sviluppare percorsi volti al miglioramento della qualità di vita di Persone con disabilità intellettiva e Sindrome di Down attraverso la costruzione di Progetti di Vita personalizzati, integrati e continuativi, coltivando, al tempo stesso, il tessuto di riferimento per favorire la generazione di comunità accoglienti e inclusive. 

Un anno di interventi 

Nel 2024 la Fondazione ha accolto 1.422 beneficiari a cui sono seguiti 4.532 interventi riabilitativi per la disabilità intellettiva, 1.446 diagnosi per DSA, 334 incontri di psicoterapia.  

Fin dalle origini abbiamo scelto di intervenire sul benessere della Persona per questo agiamo anche nel contesto da esso vissuto.  

“Negli anni ci siamo accorti che promuovere le abilità motorie, linguistiche e cognitive non era abbastanza. Per lavorare sul benessere del bambino dovevamo agire anche sul contesto da esso abitato. Per questo abbiamo scelto di lavorare sulla comprensione emotiva, sulla tutela e promozione dello sviluppo del bambino e della sua famiglia” racconta Silvia Moniga, psicologa referente dell’Area Bambino, Scuola, Famiglia. 

Abbiamo così attivato 547 interventi di supporto psicologico e relazionale per i genitori, sostenuto le famiglie con più di 470 ore di sportello all’ascolto e collaborato con 75 scuole in 195 ore di colloqui con gli insegnati per favorire la conoscenza del bambino o del ragazzo e la comprensione dei suoi bisogni. 

Un anno di relazioni territoriali
Avere come missione la creazione di Progetti di Vita specifici significa accompagnare nel potenziamento e mantenimento delle abilità individuali ma anche operare in sinergia con il territorio circostante per promuovere la comunità all’inclusione della diversità. La Fondazione ha quindi generato un ecosistema basato sul concetto di sussidiarietà investendo sulla relazione del dono come modello strategico d’azione. 

Durante il corso dell’anno, 223 donatori hanno sostenuto le attività della Fondazione donando 98. 449€ per le campagne di sensibilizzazione promosse dalla Fondazione a sostegno della disabilità intellettiva. In dialogo costante con enti filantropici e istituzioni pubbliche, la Fondazione ha raccolto 145.222€ destinati all’implementazione delle nuove progettualità. Infine, la collaborazione con l’impresa sociale “I bambini delle fate” ha permesso di attivare 23 esperienze di volontariato d’impresa coinvolgendo 9 aziende e 126 partecipanti e di raccogliere 104.023€. 

Un anno che apre al futuro
La Fondazione è nata per tutelare e sostenere la creazione di Progetti di Vita continuativi della Persona con disabilità, dall’infanzia all’età adulta. Il dialogo sempre aperto con tutti i portatori di interesse ha permesso alla Fondazione di definire servizi riabilitativi, diagnostici e di accompagnamento in linea con i bisogni ma anche di osservare la realtà per immaginare il futuro.  

“La qualità professionale, ma anche umana, espressa negli interventi specifici e di continuità promossi dalla Fondazione, hanno reso la nostra organizzazione un punto di riferimento per circa 120 famiglie del territorio veronese – racconta il Presidente onorario Alberto Zendrini – Sappiamo cosa significa vivere con la disabilità e siamo consapevoli che non basta essere professionali, serve anche mettere il cuore in quello che si fa, prendersi cura non solo della Persona ma anche del contesto educativo, relazionale, comunitario in cui essa vive. E i collaboratori della Fondazione credono in questa missione. Per questo ci approcciamo al futuro con recettività e propositività. Le esigenze che si stanno palesando ci spingono a consolidare il nostro operato e ad evolvere per continuare a garantire lo sviluppo di veri Progetti di Vita”.